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ARTICOLO 12-10-2022
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Lanazione.it 12.10.2022
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"Mio padre, la sua morte, il suo gesto unico"

di Alberto Pierini

Lorentini racconta: così quella sera lo ha cambiato. "Era al sicuro, corse a salvare un bambino: ha scelto la vita nello stadio dell’orrore. E’ una perdita che mi ha cambiato la vita ma mi ha fatto anche scoprire mio padre".

Andrea Lorentini, nostro collaboratore e figlio di Roberto, allora aveva 3 anni: ma ha fatto di quella serata una sua missione. Guidi il comitato delle vittime…

"Sì, è stato nonno Otello a volerlo e non ho voluto che quella pagina si chiudesse".

Chi c’era della tua famiglia all’Heysel ?

"Oltre mio padre, due cugini, Andrea e Gianni Stazio, e nonno Otello".

Che non tifava Juventus…

"No, ma volle andare per stare insieme a suo figlio".

Come nacque la decisione di questo viaggio ?

"Un anno prima erano andati a Basilea per la finale di Coppa delle Coppe: e decisero di ripetere l’avventura".

Da quello che poi ti hanno raccontato come vissero l’escalation della violenza ?

"Ai primi lanci di pietre e oggetti, quello stadio cadeva a pezzi e tutto diventava arma, iniziarono a capire il pericolo".

Nella curva Z…

"Sì, era quella dedicata alle famiglie e ai tifosi neutrali".

Tuo padre era riuscito a mettersi in salvo…

"Sì, aveva trovato il modo di uscire dalla calca".

E poi ?

"Vide un bambino di 11 anni in fin di vita e corse ad aiutarlo".

Da medico...

"Sì, un giorno prima aveva ricevuto la lettera di assunzione in ospedale".

E quell’aiuto gli fu fatale…

"Lo ritrovarono morto sotto i corpi: e quel bambino con lui".

Ne hai conosciuto i parenti ?

"Sì, si chiamava Andrea Casula, morì insieme al padre. La sorella Emanuela è diventata mia amica ed è la vicepresidente dell’associazione per le vittime".

Tuo nonno come si salvò ?

"Riuscì ad avvicinarsi al campo da gioco, alle reti e non a quel muro divisorio tra i due settori che poi crollò".

Come si accorse della morte del figlio ?

"Cominciò a cercarlo e lo trovò insieme agli altri corpi".

Come ha cambiato tutto questo la tua vita ?

"Molto, anche oltre quanto non avverta. Ma la parte peggiore è toccata al nonno. Non c’è niente di peggio che sopravvivere ad un figlio. E poi trovarsi con la responsabilità insieme a mia madre di due bambini piccoli, me e mio fratello".

Somigli molto a tuo padre…

"Sì, me lo dicono tutti e ne sono felice".

Fonte: Lanazione.it © 12 ottobre 2022 Fotografie: Andrea Lorentini © Héloïse Delbos ©

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