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ARTICOLO 19-06-2018
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Lastampa.it 19.06.2018
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Heysel, l’Europarlamento ricorda le 39 vittime

di Gianluca Oddenino

Un convegno e una commemorazione alla lapide dello stadio di Bruxelles, alla presenza della Juventus, a 33 anni di distanza dalla strage prima della finale di Coppa Campioni.

Per non dimenticare mai. Il ricordo dell’Heysel resta vivo nella Juve, che ogni 29 maggio ricorda la tragedia del 1985 prima della finale di Coppa Campioni contro il Liverpool, ma adesso anche nello stesso stadio di Bruxelles in cui morirono 39 persone. Oggi il Parlamento Europeo, nella capitale belga, ha voluto onorare le vittime della strage con un doppio momento di ricordo e approfondimento: prima, al mattino, proprio all’altezza del settore dello stadio dove tutto successe, dove oggi c’è una lapide commemorativa in memoria dei tifosi scomparsi, davanti alla quale è stata deposta una corona di fiori. E poi, a seguire, all’Europarlamento, dove si è svolto un momento di incontro dedicato alla sicurezza negli eventi sportivi. All’iniziativa, promossa dall’eurodeputato Alberto Cirio, erano presenti Gianluca Pessotto, Team Manager della Juve Primavera e Paolo Garimberti, Presidente dello Juventus Museum. Hanno inoltre preso parte Andrea Lorentini, presidente dell’Associazione Familiari Vittime dell’Heysel, e Beppe Franzo, presidente dell’Associazione Quelli di Via Filadelfia, insieme a testimoni di quella notte e a una rappresentanza dei tifosi bianconeri. Allo stadio era presente anche il gonfalone juventino, mentre una corona di fiori veniva deposto alla base del monumento insieme a una rosa bianca in memoria di Erika Pioletti, la giovane travolta l’estate scorsa in Piazza San Carlo, a Torino, durante la finale di Champions League. "Partendo da questo evento tragico - ha detto Lorentini, che all’Heysel ha perso il padre - cerchiamo di mantenere vivo il ricordo delle vittime in Italia e in Europa e dare il nostro contributo a riflessioni sull’educazione civica e sportiva". Lorentini ha ringraziato il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, anch’egli juventino, che "quando era commissario europeo, si era battuto con il comune di Bruxelles perché fosse eretta una lapide a memoria delle vittime e qualche anno dopo aveva chiesto che la lapide fosse mantenuta, quando si parlava di distruggere lo stadio per costruire un nuovo progetto immobiliare". Fonte: La Stampa.it © 19 giugno 2018 (Testo © Video) Fotografie: Juventus Club Meda Tweet: Associazionefamiliarivittimeheysel.it ©

 
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