Privacy Policy Cookie Policy
ARTICOLO 21-10-2021
www.associazionefamiliarivittimeheysel.it
Corrierediarezzo.corr.it 21.10.2021
    Articoli 2021   Stampa e Web   Comunicati Stampa   Eventi   Interviste   Bibliografia  
    

 

Arezzo, sopravvissuto all'Heysel, negata pensione

come vittima del terrorismo: scattata la prescrizione

Tempo scaduto. Niente pensione al sopravvissuto dell'Heysel. Uscì vivo dallo stadio maledetto ma da quel 29 maggio 1985 l'incubo lo perseguita: corpi schiacciati, morti, terrore. Per questo L.C., aretino di 67 anni, ha chiesto di accedere ai benefici della legge 206 del 2004 sulle vittime del terrorismo. Perché gli hooligans inglesi che scatenarono l'inferno, sostiene il 67enne, sono da equiparare ai terroristi. Così, si è rivolto al giudice del lavoro di Arezzo, portando i documenti e la sua testimonianza di reduce della strage che fece 39 morti e 600 feriti. La richiesta poggiava proprio sulla qualificazione di "terroristi", dei violenti sostenitori del Liverpool che la sera della finale di Coppa dei campioni tra Juventus e Reds, con il loro assalto ai sostenitori bianconeri generarono la sciagura. In un impianto inadeguato, con forze dell'ordine impreparate, il fuggi fuggi si trasformò in carneficina. Il 67enne ha ricordato al giudice Giorgio Rispoli quei momenti: le voci disperate, i tifosi juventini pigiati come sardine per le cariche degli hooligans, il sangue, il muro della curva Z che crolla, i corpi a terra, i piedi sopra le teste delle persone. Poi lui, svenuto, si risvegliò seminudo nella tenda dove lo medicavano. Per altri fu la fine, tra i morti la giovanissima Giuseppina Conti di Rigutino e il medico Roberto Lorentini di Arezzo, che si prodigò fino all'ultimo per soccorrere gli altri e rimase travolto dalla calca. In seguito a quegli eventi il sopravvissuto ha sviluppato un "disturbo post traumatico da stress", patologia analoga a quella dei reduci di guerra. Da qui la richiesta di accesso alla legge 206. Contro di lui si è costituito il Ministero dell'Interno. La causa è stata risolta il 13 ottobre dal giudice dichiarando il ricorso "infondato" e quindi da respingere. Il giudice infatti si è dovuto attenere ad un dato oggettivo: la prescrizione. L'istanza per il riconoscimento dei benefici infatti "è stata presentata oltre il termine decennale di prescrizione". L'uomo ha agito per ottenere la dichiarazione della propria qualità di vittima del terrorismo il 16 aprile 2020 "ben oltre 10 anni dall'entrata in vigore della legge del 2004 che per la prima volta ha individuato la figura della vittima del terrorismo e delle stragi di tale matrice". Causa chiusa. Considerato "il particolare rilievo sociale della materia e la novità della questione giuridica, senza precedenti", il giudice ha compensato le spese di lite tra le parti. Resta aperto l'interrogativo giuridico di fondo sulla possibile equiparazione fra movimento hooligans e organizzazioni terroristiche, in assenza, nella normativa italiana, di una definizione puntuale e dettagliata di terrorismo. Fonte: Corrierediarezzo.corr.it © 21 ottobre 2021 Fotografia: Inps.it ©

 STAMPA WEB 2015-2024  










    
www.associazionefamiliarivittimeheysel.it  Domenico Laudadio  ©  Copyrights 2015  (All rights reserved)