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Foto
di gruppo sul monumento alle vittime
dell'Heysel
La protesta:
"Cancellatela e chiedete scusa"
di Timothy Ormezzano
Una nota azienda
immobiliare ha immortalato un
gruppo di dipendenti sulla
calinaata che a Cherasco ricorda
le 39 vittime della tragedia di
Bruxelles. Un’associazione
denuncia: "Disdicevole". Le
scuse dell'agenzia Tecnocasa.
Fermi
tutti, un bel sorriso, clic".
Peccato che la foto di gruppo,
pubblicata a scopo promozionale
nella provincia di Cuneo da
TecnoRete, nota azienda del
settore immobiliare, sia stata
scattata sul monumento che a
Cherasco ricorda la tragedia
dell'Heysel. Insomma, non
proprio il setting ideale per
immortalare 27 dipendenti
sorridenti. La protesta,
rimbalzata subito sul web e sui
social tra l'indignazione
generale, arriva da "Quelli di…
Via Filadelfia", associazione
guidata dal tifosissimo
juventino Beppe Franzo che da
molti anni tiene vivo il ricordo
delle 39 vittime dello stadio di
Bruxelles. "Trovo assolutamente
disdicevole - afferma Beppe
Franzo - che per pubblicizzare
un’attività commerciale non si
abbia il minimo pudore a
oltraggiare la memoria di 39
vittime innocenti a cui il
monumento è dedicato". Dopo la
denuncia, la richiesta di
cancellare l'immagine e porgere
pubbliche scuse ai parenti dei
tifosi deceduti per il crollo
del settore Z dello stadio
Heysel, nella folle notte del 29
maggio 1985: "L’Associazione
Quelli di… Via Filadelfia, il
cui nome compare tra l’altro in
foto sulla targa visibile nella
parte in basso a destra sul
monumento, esprime il massimo
disappunto e chiede
immediatamente l’eliminazione
della foto dai siti in
questione, con pubbliche scuse a
quelle famiglie che dal 1985
portano in seno un dolore mai
sopito". L'associazione "Quelli
di… Via Filadelfia" è tra i
principali promotori di quello
stesso monumento installato
nell'aprile 2016 a Cherasco,
dietro al santuario della
Madonna del Rosario, presso il
giardino della Madonnina. La
scalinata con la targa per non
dimenticare quel tremendo evento
è diventata negli anni meta di
quei tifosi e non che ogni 29
maggio ricordano la tragedia
dell'Heysel. "Coltivare la
Memoria dell’Heysel - conclude
Franzo - dev’essere una delle
attività primarie di quelle
associazioni che, come la
nostra, portano nel cuore
quell’immane tragedia". Le scuse
dell'agenzia - Giovanni Griotti,
team manager per Tecnocasa
Franchising, ha scritto al
presidente dell'associazione
scusandosi. "Quando commettiamo
un errore siamo abituati a
chiedere scusa immediatamente. E
questo è di sicuro il caso.
Lungi da noi il voler mancare di
rispetto ad un luogo simbolico,
ma la leggerezza da noi commessa
con quello scatto non ammette
scuse o giustificazioni. La foto
è già stata rimossa. Voglia
porgere le nostre scuse a chi si
è sentito offeso".
Fonte:
Torino.corriere.it © 14 marzo
2023 (Testo © Fotografia)
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La foto aziendale sul
monumento alle vittime
dell’Heysel
suscita lo sdegno dei
tifosi: "Disdicevole,
rimuovetela subito"
L’associazione "Quelli
di… Via Filadelfia" denuncia
l’improprio utilizzo
dell’installazione che a
Cherasco ricorda le 39 vittime
della tragedia.
"Trovo
assolutamente disdicevole che
per pubblicizzare un’attività
commerciale non si abbia il
minimo pudore a oltraggiare la
memoria di 39 vittime innocenti
a cui il monumento è dedicato".
Un’accorata protesta quella che
arriva da "Quelli di… Via
Filadelfia", associazione tra le
più rappresentative nel mondo
del tifo juventino, da sempre
impegnata in prima fila nel
ricordo della tragedia
dell’Heysel e delle sue vittime.
Il sodalizio fu tra i promotori
del monumento che dall’aprile
2016 a Cherasco ricorda la
strage del 29 maggio 1985:
un’installazione che fa da
sfondo alle immagini che vi
ritraggono le centinaia di
tifosi che da allora ne hanno
fatto la meta di un
pellegrinaggio nel segno del
calcio e del tifo. Decisamente
fuori da questo ambito - è
l’indignata lamentela di Beppe
Franzo, presidente onorario
dell’associazione - la scelta di
utilizzarlo come set per uno
scatto che da qualche giorno è
stato condiviso sulle pagine web
riconducibili a diverse sedi
cuneesi di un noto franchising
del settore immobiliare. Da qui
l’invettiva di Franzo, che
esprime "il massimo disappunto"
per l’iniziativa e che chiede
"l’immediata eliminazione della
foto dai siti in questione, con
pubbliche scuse a quelle
famiglie che dal 1985 portano in
seno un dolore mai sopito.
Episodi come questo - conclude -
evidenziano come la coltivazione
della memoria dell’Heysel
dev’essere una delle attività
primarie di quelle associazioni
che, come la nostra, porta nel
cuore quell’immane tragedia".
Fonte: Targatocn.it © 14
marzo 2023 (Testo © Fotografia)
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IL COMUNICATO UFFICIALE
DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE
"Apprendiamo con stupore e
indignazione il fatto che il
monumento alla memoria delle
vittime dell'Heysel di Cherasco
diventi luogo di foto a scopi
commerciali. Contraddicendo le
più elementari regole di
educazione, rispetto, memoria e
pudore. L'associazione si
riserverà di adire nei confronti
dell'azienda in questione per
tutelare l'onore dei propri
cari". Andrea Lorentini
(Presidente Associazione
Familiari Vittime Heysel)
Fonte:
Associazionefamiliarivittimeheysel.it
© 14 marzo 2023
LE SCUSE DEL TEAM
MANAGER DELL’AZIENDA
Buonasera signor Franzo, sono
Giovanni Griotti, team manager
per Tecnocasa Franchising. Le
scrivo in merito all’articolo
pubblicato su alcuni giornali
online riguardante una nostra
foto a Cherasco. Quando
commettiamo un errore siamo
abituati a chiedere scusa
immediatamente. E questo è di
sicuro il caso. Lungi da noi il
voler mancare di rispetto ad un
luogo simbolico, ma la
leggerezza da noi commessa con
quello scatto non ammette scuse
o giustificazioni. La foto è già
stata rimossa. Voglia porgere le
nostre scuse a chi si è sentito
offeso. Cordialmente, Giovanni
Griotti (Team manager Tecnocasa
Group)
Fonte: Associazione
"Quelli di… Via Filadelfia"
(Pagina Facebook) © 14 marzo
2023
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In
posa sul monumento alle vittime
dell’Heysel:
"Una leggerezza, ce ne
scusiamo"
Dopo la denuncia
dell'associazione "Quelli di…
via Filadelfia" rimossa
l’immagine che campeggiava su
alcune pagine cuneesi del
network Tecnorete: "Un
incidente, non volevamo
offendere nessuno".
"Quando commettiamo un errore
siamo abituati a chiedere scusa
immediatamente. E questo è di
sicuro il caso. Lungi da noi il
voler mancare di rispetto a un
luogo simbolico, ma la
leggerezza da noi commessa con
quello scatto non ammette scuse
o giustificazioni. La foto è già
stata rimossa. Voglia porgere le
nostre scuse a chi si è sentito
offeso". Questi i passaggi
salienti della lettera che il
team manager di Tecnocasa
Franchising Giovanni Griotti ha
indirizzato oggi
all’associazione "Quelli di… Via
Filadelfia" e al suo presidente
Beppe Franzo in merito al caso,
segnalato dal sodalizio, della
foto aziendale scattata sul
monumento che dal 2016 a
Cherasco ricorda le 39 vittime
dell’Heysel. Tra quanti si sono
immediatamente spesi per
chiarire l’equivoco il sindaco
di Cherasco Carlo Davico:
"Certamente è stato un gesto non
voluto, un incidente. E’ vero
che ogni anno, il 29 maggio,
davanti al monumento, si tiene
una partecipata cerimonia in
ricordo di quella tragedia e
delle sue vittime, ma chi ha
improvvisato quella foto non ne
aveva evidentemente contezza.
Non c’era l’intenzione di
offendere nessuno". "Una
leggerezza, certamente un’azione
non voluta", conferma Luca
Fissore, responsabile di zona di
Tecnorete, network di agenzie
immobiliari sulle cui pagine era
comparsa quell’immagine,
scattata su un set improvvisato
probabilmente con leggerezza, ma
"di sicuro senza l’intenzione di
voler mancare di rispetto a
nessuno, tantomeno ai parenti
dei cari che in quel luogo sono
ricordati. In questo senso -
vuole rimarcare - ci uniamo alle
sentite scuse che tutto il
gruppo ha rivolto
all’associazione e ai parenti
delle vittime".
Fonte: Targatocn.it © 14
marzo 2023
Fotografia:
Torino.corriere.it ©
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Cherasco, polemiche dopo la foto sul
monumento
alle vittime dell’Heysel. L’azienda
si scusa
di
Andrea Cascioli
L'associazione Quelli di Via
Filadelfia aveva denunciato
l’oltraggio alla memoria dei 39
tifosi. Il team manager di Tecnocasa
assicura: "L’immagine sarà rimossa".
Si è
chiusa con un messaggio di scuse, da
parte dell’azienda chiamata in
causa, la polemica sulla fotografia
aziendale dell’agenzia Tecnorete a
Cherasco. L’immagine circolata nelle
scorse ore ritraeva diversi
affiliati al franchising della
provincia di Cuneo, seduti sui
gradini del monumento alle vittime
dell’Heysel. L’installazione, voluta
dal Comune e inaugurata nel 2016
presso i giardini del santuario di
Madonna delle Grazie, rappresenta un
omaggio alla memoria delle 39
vittime della strage del 1985,
provocata da una folle carica degli
hooligans inglesi contro gli
spettatori assiepati nel settore Z
dello stadio Re Baldovino di
Bruxelles, dove di lì a poco si
sarebbe tenuta la finale di Coppa
dei Campioni tra Juventus e
Liverpool. Nella calca morirono
trentadue cittadini italiani,
quattro belgi, due francesi e un
irlandese e oltre 600 persone
rimasero ferite. "Trovo
assolutamente disdicevole che per
pubblicizzare un’attività
commerciale non si abbia il minimo
pudore a oltraggiare la memoria di
39 vittime innocenti a cui il
monumento è dedicato" aveva
dichiarato Beppe Franzo, presidente
onorario dell’associazione Quelli di
Via Filadelfia che molto si è spesa
in questi anni per non far cadere
nell’oblio una delle più terribili
tragedie del calcio. A nome
dell’associazione Franzo aveva
espresso "il massimo disappunto" e
chiesto "l’immediata eliminazione
della foto dai siti in questione,
con pubbliche scuse a quelle
famiglie che dal 1985 portano in
seno un dolore mai sopito. Episodi
come questi evidenziano come la
coltivazione della memoria
dell’Heysel dev’essere una delle
attività primarie di quelle
associazioni che, come la nostra,
porta nel cuore quell’immane
tragedia". A stretto giro è arrivata
la replica del team manager di
Tecnocasa Franchising Giovanni
Griotti: "Quando commettiamo un
errore siamo abituati a chiedere
scusa immediatamente. E questo è di
sicuro il caso. Lungi da noi il
voler mancare di rispetto ad un
luogo simbolico, ma la leggerezza da
noi commessa con quello scatto non
ammette scuse o giustificazioni. La
foto è già stata rimossa. Voglia
porgere le nostre scuse a chi si è
sentito offeso".
Fonte:
Cuneodice.it © 14 marzo 2023
Fotografia:
Targatocn.it ©
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