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ARTICOLI 14-03-2023
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Foto Aziendale Monumento Heysel 14.03.2023
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Foto di gruppo sul monumento alle vittime dell'Heysel

La protesta: "Cancellatela e chiedete scusa"

di Timothy Ormezzano

Una nota azienda immobiliare ha immortalato un gruppo di dipendenti sulla calinaata che a Cherasco ricorda le 39 vittime della tragedia di Bruxelles. Un’associazione denuncia: "Disdicevole". Le scuse dell'agenzia Tecnocasa.

Fermi tutti, un bel sorriso, clic". Peccato che la foto di gruppo, pubblicata a scopo promozionale nella provincia di Cuneo da TecnoRete, nota azienda del settore immobiliare, sia stata scattata sul monumento che a Cherasco ricorda la tragedia dell'Heysel. Insomma, non proprio il setting ideale per immortalare 27 dipendenti sorridenti. La protesta, rimbalzata subito sul web e sui social tra l'indignazione generale, arriva da "Quelli di… Via Filadelfia", associazione guidata dal tifosissimo juventino Beppe Franzo che da molti anni tiene vivo il ricordo delle 39 vittime dello stadio di Bruxelles. "Trovo assolutamente disdicevole - afferma Beppe Franzo - che per pubblicizzare un’attività commerciale non si abbia il minimo pudore a oltraggiare la memoria di 39 vittime innocenti a cui il monumento è dedicato". Dopo la denuncia, la richiesta di cancellare l'immagine e porgere pubbliche scuse ai parenti dei tifosi deceduti per il crollo del settore Z dello stadio Heysel, nella folle notte del 29 maggio 1985: "L’Associazione Quelli di… Via Filadelfia, il cui nome compare tra l’altro in foto sulla targa visibile nella parte in basso a destra sul monumento, esprime il massimo disappunto e chiede immediatamente l’eliminazione della foto dai siti in questione, con pubbliche scuse a quelle famiglie che dal 1985 portano in seno un dolore mai sopito". L'associazione "Quelli di… Via Filadelfia" è tra i principali promotori di quello stesso monumento installato nell'aprile 2016 a Cherasco, dietro al santuario della Madonna del Rosario, presso il giardino della Madonnina. La scalinata con la targa per non dimenticare quel tremendo evento è diventata negli anni meta di quei tifosi e non che ogni 29 maggio ricordano la tragedia dell'Heysel. "Coltivare la Memoria dell’Heysel - conclude Franzo - dev’essere una delle attività primarie di quelle associazioni che, come la nostra, portano nel cuore quell’immane tragedia". Le scuse dell'agenzia - Giovanni Griotti, team manager per Tecnocasa Franchising, ha scritto al presidente dell'associazione scusandosi. "Quando commettiamo un errore siamo abituati a chiedere scusa immediatamente. E questo è di sicuro il caso. Lungi da noi il voler mancare di rispetto ad un luogo simbolico, ma la leggerezza da noi commessa con quello scatto non ammette scuse o giustificazioni. La foto è già stata rimossa. Voglia porgere le nostre scuse a chi si è sentito offeso". Fonte: Torino.corriere.it © 14 marzo 2023 (Testo © Fotografia)

 

La foto aziendale sul monumento alle vittime dell’Heysel

suscita lo sdegno dei tifosi: "Disdicevole, rimuovetela subito"

L’associazione "Quelli di… Via Filadelfia" denuncia l’improprio utilizzo dell’installazione che a Cherasco ricorda le 39 vittime della tragedia.

"Trovo assolutamente disdicevole che per pubblicizzare un’attività commerciale non si abbia il minimo pudore a oltraggiare la memoria di 39 vittime innocenti a cui il monumento è dedicato". Un’accorata protesta quella che arriva da "Quelli di… Via Filadelfia", associazione tra le più rappresentative nel mondo del tifo juventino, da sempre impegnata in prima fila nel ricordo della tragedia dell’Heysel e delle sue vittime. Il sodalizio fu tra i promotori del monumento che dall’aprile 2016 a Cherasco ricorda la strage del 29 maggio 1985: un’installazione che fa da sfondo alle immagini che vi ritraggono le centinaia di tifosi che da allora ne hanno fatto la meta di un pellegrinaggio nel segno del calcio e del tifo. Decisamente fuori da questo ambito - è l’indignata lamentela di Beppe Franzo, presidente onorario dell’associazione - la scelta di utilizzarlo come set per uno scatto che da qualche giorno è stato condiviso sulle pagine web riconducibili a diverse sedi cuneesi di un noto franchising del settore immobiliare. Da qui l’invettiva di Franzo, che esprime "il massimo disappunto" per l’iniziativa e che chiede "l’immediata eliminazione della foto dai siti in questione, con pubbliche scuse a quelle famiglie che dal 1985 portano in seno un dolore mai sopito. Episodi come questo - conclude - evidenziano come la coltivazione della memoria dell’Heysel dev’essere una delle attività primarie di quelle associazioni che, come la nostra, porta nel cuore quell’immane tragedia". Fonte: Targatocn.it © 14 marzo 2023 (Testo © Fotografia)

IL COMUNICATO UFFICIALE DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE

"Apprendiamo con stupore e indignazione il fatto che il monumento alla memoria delle vittime dell'Heysel di Cherasco diventi luogo di foto a scopi commerciali. Contraddicendo le più elementari regole di educazione, rispetto, memoria e pudore. L'associazione si riserverà di adire nei confronti dell'azienda in questione per tutelare l'onore dei propri cari". Andrea Lorentini (Presidente Associazione Familiari Vittime Heysel) Fonte: Associazionefamiliarivittimeheysel.it © 14 marzo 2023

LE SCUSE DEL TEAM MANAGER DELL’AZIENDA

Buonasera signor Franzo, sono Giovanni Griotti, team manager per Tecnocasa Franchising. Le scrivo in merito all’articolo pubblicato su alcuni giornali online riguardante una nostra foto a Cherasco. Quando commettiamo un errore siamo abituati a chiedere scusa immediatamente. E questo è di sicuro il caso. Lungi da noi il voler mancare di rispetto ad un luogo simbolico, ma la leggerezza da noi commessa con quello scatto non ammette scuse o giustificazioni. La foto è già stata rimossa. Voglia porgere le nostre scuse a chi si è sentito offeso. Cordialmente, Giovanni Griotti (Team manager Tecnocasa Group) Fonte: Associazione "Quelli di… Via Filadelfia" (Pagina Facebook) © 14 marzo 2023

In posa sul monumento alle vittime dell’Heysel:

"Una leggerezza, ce ne scusiamo"

Dopo la denuncia dell'associazione "Quelli di… via Filadelfia" rimossa l’immagine che campeggiava su alcune pagine cuneesi del network Tecnorete: "Un incidente, non volevamo offendere nessuno".

"Quando commettiamo un errore siamo abituati a chiedere scusa immediatamente. E questo è di sicuro il caso. Lungi da noi il voler mancare di rispetto a un luogo simbolico, ma la leggerezza da noi commessa con quello scatto non ammette scuse o giustificazioni. La foto è già stata rimossa. Voglia porgere le nostre scuse a chi si è sentito offeso". Questi i passaggi salienti della lettera che il team manager di Tecnocasa Franchising Giovanni Griotti ha indirizzato oggi all’associazione "Quelli di… Via Filadelfia" e al suo presidente Beppe Franzo in merito al caso, segnalato dal sodalizio, della foto aziendale scattata sul monumento che dal 2016 a Cherasco ricorda le 39 vittime dell’Heysel. Tra quanti si sono immediatamente spesi per chiarire l’equivoco il sindaco di Cherasco Carlo Davico: "Certamente è stato un gesto non voluto, un incidente. E’ vero che ogni anno, il 29 maggio, davanti al monumento, si tiene una partecipata cerimonia in ricordo di quella tragedia e delle sue vittime, ma chi ha improvvisato quella foto non ne aveva evidentemente contezza. Non c’era l’intenzione di offendere nessuno". "Una leggerezza, certamente un’azione non voluta", conferma Luca Fissore, responsabile di zona di Tecnorete, network di agenzie immobiliari sulle cui pagine era comparsa quell’immagine, scattata su un set improvvisato probabilmente con leggerezza, ma "di sicuro senza l’intenzione di voler mancare di rispetto a nessuno, tantomeno ai parenti dei cari che in quel luogo sono ricordati. In questo senso - vuole rimarcare - ci uniamo alle sentite scuse che tutto il gruppo ha rivolto all’associazione e ai parenti delle vittime". Fonte: Targatocn.it © 14 marzo 2023 Fotografia: Torino.corriere.it ©

 

Cherasco, polemiche dopo la foto sul monumento

alle vittime dell’Heysel. L’azienda si scusa

di Andrea Cascioli

L'associazione Quelli di Via Filadelfia aveva denunciato l’oltraggio alla memoria dei 39 tifosi. Il team manager di Tecnocasa assicura: "L’immagine sarà rimossa".

Si è chiusa con un messaggio di scuse, da parte dell’azienda chiamata in causa, la polemica sulla fotografia aziendale dell’agenzia Tecnorete a Cherasco. L’immagine circolata nelle scorse ore ritraeva diversi affiliati al franchising della provincia di Cuneo, seduti sui gradini del monumento alle vittime dell’Heysel. L’installazione, voluta dal Comune e inaugurata nel 2016 presso i giardini del santuario di Madonna delle Grazie, rappresenta un omaggio alla memoria delle 39 vittime della strage del 1985, provocata da una folle carica degli hooligans inglesi contro gli spettatori assiepati nel settore Z dello stadio Re Baldovino di Bruxelles, dove di lì a poco si sarebbe tenuta la finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool. Nella calca morirono trentadue cittadini italiani, quattro belgi, due francesi e un irlandese e oltre 600 persone rimasero ferite. "Trovo assolutamente disdicevole che per pubblicizzare un’attività commerciale non si abbia il minimo pudore a oltraggiare la memoria di 39 vittime innocenti a cui il monumento è dedicato" aveva dichiarato Beppe Franzo, presidente onorario dell’associazione Quelli di Via Filadelfia che molto si è spesa in questi anni per non far cadere nell’oblio una delle più terribili tragedie del calcio. A nome dell’associazione Franzo aveva espresso "il massimo disappunto" e chiesto "l’immediata eliminazione della foto dai siti in questione, con pubbliche scuse a quelle famiglie che dal 1985 portano in seno un dolore mai sopito. Episodi come questi evidenziano come la coltivazione della memoria dell’Heysel dev’essere una delle attività primarie di quelle associazioni che, come la nostra, porta nel cuore quell’immane tragedia". A stretto giro è arrivata la replica del team manager di Tecnocasa Franchising Giovanni Griotti: "Quando commettiamo un errore siamo abituati a chiedere scusa immediatamente. E questo è di sicuro il caso. Lungi da noi il voler mancare di rispetto ad un luogo simbolico, ma la leggerezza da noi commessa con quello scatto non ammette scuse o giustificazioni. La foto è già stata rimossa. Voglia porgere le nostre scuse a chi si è sentito offeso". Fonte: Cuneodice.it © 14 marzo 2023 Fotografia: Targatocn.it ©

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