L'Uefa
risarcisce chi vuole: Heysel nel
dimenticatoio
di Riccardo
Micheli
Secondo quanto
riportato negli ultimi giorni, l'Uefa risarcirà
i tifosi coinvolti negli scontri avvenuti lo
scorso 28 Maggio all'esterno del Saint-Denis di
Parigi in occasione della 67esima finale di
Coppa dei Campioni che ha visto come sfidanti
Real Madrid e Liverpool. L'Uefa è considerata
l'unica responsabile ed è pronta quindi a
ripagare coloro che furono coinvolti negli
incidenti. A richiedere risarcimento sono stati
3000 sostenitori dei Reds, che se prima erano
considerati i capi espiatori del disagio
avvenuto, oggi invece sono tutelati dal
comunicato riportato da uno dei legali
dell'organo massimale del calcio europeo. Tale
comunicato, riporta le seguenti parole: "Le
scuse sono solo un inizio ma non sono
abbastanza. Vogliamo che i nostri clienti,
insieme a tutti gli altri tifosi coinvolti che
si sono dimostrati irreprensibili, vengano
risarciti per il trauma psicologico e fisico che
hanno subito quel giorno e per il successivo
trauma ricevuto dopo l'evento quando le autorità
hanno continuato ad incolpare loro". A non voler
fare sconti all'Uefa è lo studio legale Leigh
Day. Quest'ultimo sostiene, giustamente, che la
Federcalcio europea non ha garantito un ambiente
sicuro per chi partecipò all'evento e tutto ciò
porta responsabilità legale verso i coinvolti
negli incidenti. Il sottoscritto ritiene
assolutamente inaccettabile ciò che è successo
in quel di maggio. All'Uefa interessa che i
civili partecipino serenamente loro
manifestazioni ? Mi viene un grosso dubbio,
anche perché un episodio molto più grave di
quello in questione, accadde nel 1985, allo
stadio Heysel di Bruxelles. A malincuore, ora,
voglio soffermarmi su questa tragica vicenda.
Come anticipato, l'organo massimale del calcio
europeo è giusto che paghi legalmente per quanto
accaduto 8 mesi fa e ritengo che sia il minimo
scrivere un comunicato con delle scuse rivolte
alle vittime. Mi chiedo però come mai non è
stato fatto nulla di simile nei confronti delle
famiglie che hanno visto morire 39 persone. Mai
una scusa, mai per i responsabili. Come molti di
voi sanno, i protagonisti di quel sanguinoso
scenario furono gli inglesi. Di codesti, solo 14
furono condannati a 3 anni di reclusione con 5
di condizionale. Morale della favola ? Nessuno
di loro fu messo in carcere. Anche per quanto le
associazioni calcistiche belghe furono salvate
come se nulla fosse. Giusto qualche membro fu
condannato con la condizionale, di conseguenza
anche loro non hanno scontato la pena. L'Uefa se
ne lavò le mani delle vittime dell'Heysel,
tutt'oggi lo fa. Imbarazzante che ancora oggi le
famiglie delle persone scomparse non abbiano
ricevuto delle scuse. Jacques Georges, ad allora
presidente della Federcalcio europea, non prese
assolutamente provvedimenti e ad oggi lui, tutti
i componenti dell'Uefa sono ritenuti
irresponsabili. In sintesi, le 39 vite scomparse
furono coinvolte in un incidente casuale, dove
polizia e le istituzioni in quel momento non
potettero far nulla per fermare l'attacco degli
hooligans. Tutt'ora comunque, oltre alle scuse,
non viene mai rivolto un pensiero da parte di
Ceferin o altri individui. La finale di
Champions tenutasi lo scorso anno si è disputata
proprio nell'anniversario degli incidenti di
Bruxelles di 27 anni prima. Minuto di silenzio ?
Una semplice frase in memoria delle molteplici
persone scomparse ? Ovviamente no. È giusto che
paghino per i fatti accaduti poco meno di un
anno fa a Parigi, ma tutt'ora fanno orecchie da
mercante se si parla di quel famoso 28/05/1985.
(NdR: 29/05/1985)
Fonte: Vivoperlei.calciomercato.com
©
16 febbraio
2023
Fotografia:
Saladellamemoriaheysel.it
©
|