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ATTI CONVEGNO AREZZO 2015
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Atti del Convegno di Arezzo  30.09.2015
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CONVEGNO NAZIONALE ASSOCIAZIONE
Auditorium Camera Commercio Arezzo 9.10.2015
Dall'Heysel una speranza, dalla Memoria un impegno per i valori dello sport

 

Perché Heysel

Heysel rappresenta un evento tragico che ha colpito il mondo intero per la crudezza dei fatti e soprattutto per l'espressione di una barbarie umana legata ad un avvenimento sportivo. Non serve più andare a rivisitare la responsabilità prima, durante e dopo i tragici eventi. Ognuno rimane con la coscienza legata alle responsabilità e comportamenti dei singoli sia degli attori presenti che dei responsabili organizzativi. Ciò che si pone è la domanda sul come i comportamenti umani possono oltrepassare i limiti di una corretta convivenza. La visione dell'uomo che trascende facendo emergere irrazionalità, violenza gratuita, comportamenti orientati a considerare l'avversario come nemico da abbattere, merita un esame e suggerisce di adottare forme di intervento che vadano a prevenire il fenomeno ed ostacolare tali negatività.

Perché da Heysel

Il Convegno di Arezzo, organizzato dal Panathlon, Associazione fra i familiari delle Vittime dell' Heysel, CONI Regionale ha inteso superare la memoria per porre un richiamo e confermare una convinzione. L'analisi dei fatti ha trovato interlocutori preposti ad analizzare un percorso educativo con larghe fasce di riferimento e che vede privilegiati due soggetti: il mondo dell'associazionismo sportivo e il mondo della scuola. Si tratta di confermare l'attivazione di comportamenti corretti finalizzati ad una equilibrata convivenza, e che rifiutino ogni forma di violenza nello sport praticato vissuto come evento. Lo sport e una valorizzazione dei principi che lo ispirano e lo regolano richiedono comportamenti ispirati al rispetto dell'altro soprattutto quando questo è l'avversario, e delle regole che gestiscono il fenomeno. Nel contesto di una comunità lo sport e la sua massima ed estesa pratica deve confermare comportamenti dei singoli scevri da forme di sopraffazione e ispiratori di una corretta convivenza. La diffusione della pratica sportiva con la rivisitazione dei principi ispiratori contribuisce a rendere equilibrato il rapporto tra gli individui. Il mondo della Scuola rimane l'interlocutore privilegiato di tale processo. La funzione educativa svolta è e rimane l'elemento principale ed essenziale nel creare convincimenti e modi di essere impostati razionalmente che regolano una convivenza equilibrata, una comunità democratica in cui il rispetto risulta il cardine. Attraverso i processi formativi insiti nella programmazione della Scuola si tende a creare un individuo capace di comportamenti anche se critici, rispettosi degli altri e della realtà in cui vive ed opera. Il Convegno conferma la volontà degli ispiratori ed esprime la condivisione ad un impegno rivolto ad interventi verso l'associazionismo sportivo e la Scuola.

 

Aspetti organizzativi di impegno

Gli orientamenti rivolti al mondo della Scuola e dell'associazionismo sportivo prevedono momenti di collaborazione condivisa.

A) Un percorso concordato nella formazione degli operatori sportivi ed insegnanti.

B) Un percorso tra associazionismo sportivo e Scuola che veda la diffusione della pratica sportiva con un richiamo continuo ai valori ispiratori.

C) Una progettualità condivisa attraverso modi di azioni comuni che vadano a privilegiare e rendere visibili i messaggi positivi.

D) Studio, riflessioni, sui vari fenomeni inseriti nel contesto della programmazione della Scuola e che veda il supporto dei soggetti ispiratori del Convegno.

E) Verifica delle esperienze maturate ed individuazione di quelle più significative prevedendo forme di incentivazione.

Il Panathlon di Arezzo ha intrapreso da anni, con alcune scuole cittadine e l'associazionismo sportivo, iniziative di sensibilizzazione sul significato del Fair Play. Alla luce delle esperienze maturate e delle motivazioni emerse dal convegno si rende particolarmente significativo e propositivo fornire collaborazione con le istituzioni scolastiche e sportive e fornire loro un supporto rivolto alla formazione dei docenti, degli alunni e degli operatori sportivi. A tal fine si impone un percorso che vede, da un lato conservare la memoria di Heysel rendendo disponibile tutto il materiale bibliografico e video, dall'altro supportare e condividere tutte le progettualità che vanno a creare un percorso culturale permanente sulla non violenza e del Fair Play. In tal senso crediamo utile procedere all'inserimento di conoscenze nell'ambito della programmazione scolastica nei settori di più specifico interesse quali l'educazione civica, l'educazione fisica e, soprattutto, inserire una metodologia tesa a privilegiare comportamenti corretti nello Sport e fuori dello Sport, oltre a conoscenze relative ad un corretto e salutare stato fisico e mentale. Tali impostazioni programmatiche possono trovare riferimento nelle Istituzioni Scolastiche che hanno attivi progetti di riferimento come il Liceo Classico Petrarca e la Scuola Media Cesalpino, così come quelli che presentano l'indirizzo sportivo come il Liceo Scientifico Redi e gli Istituti Tecnici che hanno indirizzi sperimentali riferiti allo sport. Come ausilio didattico può trovare il dovuto riconoscimento il documento "Carta Etica dello Sport" della Regione Toscana e "Carta dei Diritti del Ragazzo nello Sport, emanato dal Panathlon International. Non sono, infine, da sottovalutare modalità idonee tese a rendere evidenti e visibili comportamenti di Persone, Atleti, Tifosi, che costituiscono esempi positivi, da risultare assolutamente prevalenti su quelli negativi, troppo spesso a torto evidenziati. Prof. Alberto Cuseri (Liceo Classico Petrarca Arezzo) © Prof.ssa Stefania Galletti (Liceo Scientifico Redi Arezzo) © Prof.ssa Monica Verdelli (Istituto Tecnico Commerciale "Buonarroti Fossombrone" Arezzo) © Coordinatore Prof. Giorgio Cerbai (Delegato Provinciale CONI Arezzo) © Rag. Piero Ferruzzi (Presidente Panathlon Club Arezzo) © Fonte: Documento Finale Convegno 9-10-2015 © Arezzo 30 settembre 2015 Fotografie: Coni © Marco Donati © Panathlon © Héloïse Delbos ©

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