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Atti
del Convegno
di
Arezzo 2015
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A scuola di Heysel
di Domenico Laudadio
Un convegno contro la
violenza nel mondo dello sport si è tenuto ad
Arezzo il 9.10.2015 organizzato
dall’Associazione fra i Familiari delle Vittime
dell’Heysel, Panathlon e dal Coni Regionale
della Toscana con l’adesione della FGCI e del
Ministero della Pubblica Istruzione.
Arezzo, cuore della
memoria dell’Heysel. Qui è nata l’associazione
dei familiari delle vittime fondata da Otello Lorentini che osò sfidare un totem
d’impunibilità come l’UEFA sconfiggendola nel
processo del 1991 (NdR: condanna a 6 mesi del
suo segretario in cassazione e responsabilità
assoluta nell’organizzazione degli eventi a
seguire) e qui rinasce per volontà di Andrea,
figlio di suo figlio Roberto, all’epoca dei
tragici eventi bambino. La volontà del nonno
(scomparso nel maggio 2014 proprio il giorno del
compleanno di Andrea) di combattere
culturalmente la violenza nel mondo dello sport
è diventata oggi missione di speranza del
nipote. Insieme a Panathlon e al CONI Regionale
il Presidente dell’ "Associazione fra i
Familiari delle vittime dell’Heysel" ha
organizzato il 9 ottobre 2015 il convegno dal
titolo "Dall'Heysel una speranza, dalla memoria
un impegno per i valori dello sport". Sede della
manifestazione la splendida città toscana che
della strage di Bruxelles porta le stigmate e
simbolicamente della Memoria dell’Heysel riveste
in Italia il ruolo morale di capitale. Di questo
non ce ne vogliano "Torino", per troppi e lunghi
anni algida nella sua anaffettiva distanza e
colpevolmente assente con le famiglie dei
caduti, né i paesi e le città di provenienza
delle altre vittime. Il Parlamento italiano e il
governo, nello specifico il ministero della
pubblica istruzione, si sono rivelati
interlocutori partecipi e attenti di questa
importante giornata, promuovendola in sede alla
Camera dei Deputati nella conferenza stampa di
presentazione di Roma del 1 ottobre 2015.
Auspichiamo che in futuro la politica conservi
bipartisan il medesimo interesse per la tematica
e fattivamente alla cooperazione nel
raggiungimento delle finalità espresse dal
convegno. Il messaggio di fondo è
inequivocabile: dopo trent’anni mietere da un
grande dolore familiare e storico la parte di
frutto che possa ancora oggi nutrire le giovani
generazioni formandole eticamente quali
cittadini e sportivi responsabili. Il ruolo primario educativo è riposto,
dunque, nelle figure professionali del mondo
della scuola di ogni ordine e grado e dello
sport dilettantistico e professionistico.
Avanzata la proposta ufficiale al Governo
dell’inserimento di alcune ore di educazione
civica e sportiva nell’orario scolastico, al
fine di educare i giovani al rispetto
dell’avversario e allo sport "pulito",
rifiutando ideologicamente la frode,
l’uso del doping e affini.
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Una via per restituire
con gli interessi all’umanità un mirabile
esempio in risposta a tutta quella bestialità e
rea incoscienza di organizzatori avidi e
incompetenti. Un modo, anche dopo 30 anni, in
cui possiamo chiedere al cielo un arcobaleno
mentre rimuoviamo le macerie della rassegnazione
e ci rimettiamo operosamente a ricostruire
proprio dove ci eravamo arresi all’oblio e al
pessimismo che il mondo non potesse più
cambiare. Certamente i nostri cari non potranno
fare più ritorno, la loro morte fu un viaggio
prematuro, assurdo e imprevedibile con un
biglietto di sola andata e lacrime dimorano
ancora oltre la serena dignità dei familiari che
li hanno salutati. Ma allo stesso tempo,
semplicemente come l’aria e l’acqua creano dopo
la tempesta la meraviglia da un iride, il loro
ricordo si trasformi in qualcosa di più,
nell’impegno da parte delle istituzioni che ci
rappresentano costituzionalmente di un progetto
contadino: seminare il grano dell’etica in ogni
campo di gioco ed estirpare la zizzania della
violenza e della frode sportiva che crescono
rigogliosamente in un paese nel quale ancora
stoltamente imperano il feudalesimo delle
bandiere, le guerre delle tifoserie "fra bande
rivali" (Cit. Francesco Caremani)ed il pessimo
esempio di coloro che rappresentano le società
fuori e dentro gli stadi.
Fonte:
Associazionefamiliarivittimeheysel.it © 13 ottobre 2015 (Testo ©
Fotografie)
Video:
Associazionefamiliarivittimeheysel.it
© Teletruria ©
Arezzo Tv
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Dall'Heysel una Speranza - Dalla
memoria un Impegno per i Valori dello Sport
Convegno su Etica
Sportiva, Fairplay e Contrasto al Doping /
Auditorium Camera di Commercio, Via Spallanzani
(c/o Centro affari e Convegni), Arezzo, 9
ottobre - dalle 10.30 alle 13.
Il 9 ottobre si
svolgerà ad Arezzo presso l'Auditorium della
Camera di Commercio il Convegno "Dall'Heysel una
Speranza - Dalla Memoria un Impegno per i Valori
dello Sport" promosso da Panathlon
International, C.O.N.I. ed Associazione
Familiari Vittime dell'Heysel con il patrocinio
del Comune di Arezzo / Assessorato allo Sport e
Politiche Giovanili. Obiettivo prioritario del
convegno è quello di sottolineare alle
istituzioni politiche l'importanza di
introdurre, tra gli argomenti didattici delle
discipline di Scienze Motorie, l'insegnamento
dell'Etica Sportiva, del Fairplay e del
contrasto al Doping. Nel 2015 ricorre il
trentennale della tragedia avvenuta nello stadio
Heysel di Bruxelles dove, per la follia degli
Hooligan inglesi, persero la vita 39 persone tra
cui 32 italiani e tra di essi il giovane medico
aretino Roberto Lorentini che immolò la sua vita
per cercare di salvarne altre. La memoria della
tragedia dell'Heysel, deve essere quindi
occasione per una riflessione più ampia e per un
confronto d'idee per combattere la piaga della
violenza nello sport, un cancro ancora oggi
presente nella nostra società e cultura
sportiva.
Fonte:
Comune.arezzo.it © 9 ottobre 2015
Fotografie: Associazionefamiliarivittimeheysel.it ©
Video: Riccardo Ciccarelli ©
Teletruria ©
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L'Heysel 30 anni dopo,
venerdì convegno in città
"Un momento doloroso
che ci consente di avviare una riflessione ampia
- ha esordito l'assessore Lucia Tanti - con le
nuove generazioni per rilanciare fra esse un
modo di essere e di vivere".
Arezzo, 6 ottobre 2015
- Presentato il convegno organizzato da Panathlon Club Arezzo in collaborazione con
l’Associazione familiari vittime Heysel e il
Coni dal titolo: "Dall’Heysel una speranza,
dalla memoria un impegno per i valori dello
sport". L’appuntamento, patrocinato dal Comune
di Arezzo e dalla Provincia, è per venerdì 9
ottobre dalle 10 alle 13 all’auditorium di
Arezzo Fiere e Congressi. Dopo il saluto del
sindaco Alessandro Ghinelli, ecco la scaletta
degli interventi: Roberto Banchetti (Presidente
Estra S.p.a.), Federico Ghio (Presidente
Distretto Italia Panathlon), Piero Ferruzzi
(Presidente Panathlon Club di Arezzo), il
sociologo Giovanni Scalera, il presidente
dell’Associazione familiari vittime Heysel
Andrea Lorentini, il vicepresidente vicario del
Parlamento Europeo Antonio Tajani, il presidente
del Coni Giovanni Malagò, in rappresentanza
della Figc Fabio Bresci, il presidente nazionale
Aia Marcello Nicchi, il presidente del Panathlon
International Giacomo Santini. Modera Bruno
Pizzul.
Un momento doloroso che
ci consente di avviare
una riflessione ampia -
ha esordito l'assessore
allo sport, politiche
sociali e formative
Lucia Tanti - con le
nuove generazioni per
rilanciare fra esse un
modo di essere e di
vivere. Vediamo questa
iniziativa come parte di
un filo rosso che deve
informare le politiche
giovanili e dello sport,
fondate su un senso di
educazione civica dove
le istituzioni, la
scuola e le associazioni
abbiano, in sinergia, un
ruolo decisivo. Nel
contesto di una comunità
lo sport e la sua
pratica devono spingere
a comportamenti scevri
da forme di
sopraffazione e ispirati
a una corretta
convivenza". "Il segnale
di un'associazione come
il Panathlon, di cui sono
stato anche presidente - ha aggiunto il sindaco
Alessandro Ghinelli - è ancora una volta forte.
La città, come noto, purtroppo, ha pagato un
tributo importante in questa tragedia per cui il
Comune è riconoscente per uno sforzo
organizzativo che mette al centro Arezzo di un
messaggio che ci sta a cuore. Il presidente del
Panathlon per questa iniziativa ha ricevuto la
medaglia da parte del Presidente della
Repubblica, a dimostrazione dell'attenzione al
tema da parte della massima autorità dello
Stato. L’importante è che il giovane che fa
sport, di fronte al suo competitore consideri
quest’ultimo non come un nemico da abbattere ma
come un avversario da battere".
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"Il convegno - ha
precisato Andrea Lorentini - intende
sottolineare la memoria e porre un richiamo.
Abbiamo voluto ricreare l'associazione delle
vittime di quella tragedia, spesso infangate in
questi 30 anni in troppi stadi italiani, e
procedere a un lavoro scevro da un tipo di
retorica che, sempre in questi decenni, ho
sentito troppe volte. Lo sport e una
valorizzazione dei principi che lo ispirano e lo
regolano richiedono comportamenti ispirati al
rispetto dell’altro soprattutto quando questo è
l’avversario. Il mondo della scuola, accanto
all’associazionismo sportivo, rimane
l’interlocutore privilegiato di tale processo.
Ci sono valori sportivi che si specchiano poi
nella vita di relazione e in ogni ambito sociale
per cui questo convegno è solo la prima tappa di
un percorso". "A tale proposito - ha
aggiunto Piero Ferruzzi presidente Panathlon
Club Arezzo - abbiamo intrapreso con alcune
scuole cittadine e l’associazionismo sportivo
iniziative di sensibilizzazione sul significato
del fair play. In tal senso crediamo utile
procedere all’inserimento di conoscenze
nell’ambito della programmazione scolastica nei
settori di più specifico interesse quali
l’educazione civica, l’educazione fisica e,
soprattutto, inserire una metodologia tesa a
privilegiare comportamenti corretti nello sport
e fuori dello sport. Noi vogliamo che da questo
convegno si arrivi alla redazione di un
documento, da presentare al ministero
dell'istruzione, per chiedere proprio
l'introduzione di qualche ora di educazione
civico-sportiva. Parteciperanno al convegno
tantissimi studenti, abbiamo ricevuto richieste
anche da scuole medie e questo ci fa piacere.
Contiamo di riempire l'auditorium grazie
all'apporto di 250 studenti. Abbiamo fatto
anche una conferenza stampa a Montecitorio per
la quale ha dato il suo apporto l'onorevole
Marco Donati".
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RADIO
RADICALE -
1.10.2015
"La violenza nello
Sport" : Marco Donati (PD)
Intervista di Giovanna
Reanda sull'iniziativa
dei parenti delle
vittime della strage dell' Heysel
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Il deputato Pd Marco Donati,
assieme a Piero Ferruzzi (Presidente Panathlon
Club Arezzo), Salvatore Sanzo (Presidente del
Coni regionale della Toscana) e Andrea Lorentini
(Presidente dell’Associazione Familiari Vittime
dell’Heysel), a trent'anni di distanza dalla
tragedia dell'Heysel presenta in conferenza
stampa il convegno che si terrà ad Arezzo il 9
ottobre dal titolo "Dall’Heysel una speranza.
Dalla memoria un impegno per i valori dello
sport". La manifestazione oltre al doveroso
ricordo dei caduti di Bruxelles nella dolorosa
ricorrenza del trentennale ed a lanciare un
messaggio contro ogni tipo di violenza è stata
concepita al fine di proporre alle istituzioni
l’introduzione nei programmi scolastici di ore
dedicate all'educazione allo sport pulito.
Fonte: Camera dei Deputati Roma © 1 ottobre 2015
Audio: Radioradicale.it ©
Video: Webtv.camera.it
© Vista Tv ©
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Heysel, 30 anni dopo la
proposta per portare i valori
dello sport a scuola
Convegno ad Arezzo con
il Ministro Giannini
di Riccardo Ciccarelli
Introdurre nel percorso
formativo scolastico degli
studenti un pacchetto di ore
dedicate all’educazione allo
sport pulito come prevenzione
contro fenomeni negativi quali
doping e violenza. È l’obiettivo
che si prefigge il convegno
"Dall’Heysel una speranza, dalla
memoria un impegno per i valori
dello sport". L’iniziativa si
svolgerà il 9 ottobre
all’auditorium della Camera di
Commercio di Arezzo alla
presenza di numerosi ospiti
illustri, tra cui il Ministro
della Pubblica Istruzione
Stefania Giannini. Moderatore
del convegno sarà il giornalista
Bruno Pizzul, una delle voci più
note dello sport televisivo, e,
inoltre, interverranno
l’onorevole Antonio Tajani, vice
presidente vicario del
Parlamento europeo, il
presidente nazionale del Coni
Giovanni Malagò, il presidente
nazionale del Panathlon
International Giacomo Santini e
il presidente nazionale dell’Aia
Marcello Nicchi. L’evento sarà
presentato il primo ottobre
presso la sala stampa della
Camera dei Deputati a
Montecitorio dal presidente del
Panathlon di Arezzo Piero
Ferruzzi, del presidente
dell’Associazione familiari
vittime dell’Heysel Andrea
Lorentini e dall’onorevole Marco
Donati.
Fonte: Tsdtv.it © 24 settembre
2015
Fotografie: Teletruria
©
Ilmanifesto.it
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Trent’anni dopo
l’Heysel, atteso il ministro
Giannini al convegno di Arezzo
"Dall’Heysel una speranza dalla
memoria un impegno per i valori
dello sport". Questo il tema del
convegno che si svolgerà il 9
ottobre all’auditorium della
Camera di Commercio di Arezzo
alla presenza di molti ospiti
illustri tra cui il presidente
nazionale del Coni Giovanni
Malagò. L’iniziativa sarà
presentata presso la sala stampa
della Camera dei Deputati a
Montecitorio il primo ottobre
dal presidente del Panathlon di
Arezzo Piero Ferruzzi, del
presidente dell’Associazione
familiari vittime dell’Heysel e
dall’onorevole Marco Donati.
Hanno dato la loro adesione al
convegno, che sarà moderato dal
giornalista Bruno Pizzul, una
delle voci più note dello sport
televisivo, l’onorevole Antonio
Tajani, vice presidente vicario
del Parlamento europeo, il
presidente nazionale del Coni
Giovanni Malagò, il presidente
nazionale del Panathlon
International Giacomo Santini,
il presidente nazionale dell’Aia
Marcello Nicchi, il sociologo
Giovanni Scalera, il presidente
del distretto Italia Panathlon
Federico Ghio, il rappresentate
della Figc Fabio Bresci oltre
agli organizzatori Piero
Ferruzzi e Andrea Lorentini.
Previsti gli interventi del
sindaco di Arezzo ingegner
Alessandro Ghinelli e del
presidente di Estra spa ingegner
Roberto Banchetti. E’ attesa la
presenza del Ministro della
Pubblica Istruzione Stefania
Giannini. La finalità massima
del convegno è infatti quella di
sollecitare le parti affinché
venga introdotto, nel percorso
formativo scolastico degli
studenti, un pacchetto di ore
dedicate all’educazione allo
sport pulito come prevenzione
contro fenomeni negativi quali
doping e violenza.
Fonte: Arezzonotizie.it
© 24
settembre 2015
Tweet: Associazionefamiliarivittimeheysel.it ©
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"Dall’Heysel una
speranza. Dalla memoria un impegno per i valori
dello sport"
Il convegno si terrà
il 9 ottobre, dalle 10 alle 13, presso
l'auditorium del Centro Affari e Convegni di
Arezzo
"Dall’Heysel una
speranza. Dalla memoria un impegno per i valori
dello sport". Questo il titolo e la sintesi dei
temi del convegno che si terrà il prossimo 9
ottobre dalle 10 alle 13 presso l’auditorium del
Centro Affari e Convegni di Arezzo dedicato al
trentennale della tragedia dell’Heysel.
All’incontro parteciperanno alti esponenti del
Coni, del Governo e del mondo giornalistico che
saranno presto resi noti ma che hanno già dato
conferma della loro presenza. L’idea di
organizzare un serio incontro sul tema è venuta
al Panathlon di Arezzo in collaborazione con
l’Associazione fra i familiari delle vittime
dell’Heysel, il Coni toscano, il Panathlon
International e con il supporto di "Estra spa".
Dal punto di vista tematico il convegno parte
dal 29 maggio 1985 quando, prima della finale di
Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool,
morirono 39 persone, tra cui 32 italiani, uccisi
dalla furia cieca degli hooligans inglesi.
L’evento, intitolato "Dall’Heysel una speranza.
Dalla memoria un impegno per i valori dello
sport", si pone due gli obiettivi: riflettere
sui fatti e da lì sviluppare un confronto di
idee per combattere la piaga della violenza
nello sport, un cancro purtroppo ancora oggi
presente sia nella società civile che in quella
sportiva. L’Heysel, oltre che 39 vittime
innocenti, lascia in eredità anche il gesto del
medico aretino Roberto Lorentini che a 31 anni
immolò la propria vita per cercare di salvarne
altre. Un esempio sul quale fondare la
diffusione dei reali valori dello sport, insieme
ai concetti di fair play, negazione del doping,
eticità del confronto agonistico. Dal 1985 ad
oggi l’attività sportiva si è diffusa in maniera
capillare, il convegno vuole essere anche un
momento di riflessione per i soggetti educatori
della scuola e delle società sportive e lanciare
l’idea di introdurre nei programmi scolastici
ore dedicate all’educazione allo sport pulito.
Sono attesi ospiti di grossa caratura.
Fonte: Arezzoora.it
© 17 settembre 2015
Video: Teletruria ©
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