Lara Mori è la
seconda testimonial per "Io ti rispetto":
l’iniziativa
per la comunicazione dei valori educativi dello
sport
di Martina
Giardi
Si è svolto questa
mattina presso l’ISIS Varchi, il secondo
appuntamento di "Io ti rispetto" con Lara Mori
nel ruolo di testimonial. L’iniziativa, per
quest’anno, si esaurisce in Valdarno, per
continuare con altri due incontri negli Istituti
di Arezzo. Il progetto per la diffusione e la
comunicazione dei valori educativi dello sport,
nasce dall’idea dall’Associazione familiari
vittime dell’Heysel, in collaborazione con il Panathlon Club Valdarno Superiore e con il
patrocinio di Provincia di Arezzo e Comitato
regionale toscano Coni.
Nel corso della
mattina, prima dell’intervento di Lara Mori,
sono state ricordate le vittime della tragedia
dell’Heysel con Patrizia Becattini, docente del
Varchi e Andrea Lorentini, dell’Associazione
familiari vittime dell’Heysel. La docente
Becattini insegnava ad Arezzo quando la tragedia
si consumò ed ha assistito al ritorno sui banchi
della classe di Giuseppina Conti, una delle
vittime. La docente ha ricordato il dolore
collettivo di quei momenti e insieme ad Andrea
Lorentini, figlio di una delle vittime, hanno
concentrato i loro interventi su quanto,
attraverso la memoria di questo tipo di
tragedie, si possa migliorare e imparare
qualcosa. In seconda battuta, sono intervenuti
anche Alberto Melis, delegato provinciale Coni,
e Manuela Bagnolesi, Panathlon. Lara Mori:" Per me è un
onore essere a questo evento; sono felice della
mia presenza qua e spero di essere per loro un
buon esempio di fairplay. Appassionarsi a uno
sport, come nel mio caso, non è tanto una
questione di rinunce, quanto di scelte. Avendo
chiari i miei obiettivi, è stato meno pesante
mancare a qualche uscita o vacanza coi miei
amici. Molto formative nel mio percorso, sono
state le sconfitte; dove per sconfitte non
intendo per forza quelle delle gare. Essendo il
mio, uno sport dove c’è bisogno di tanta testa,
basta andare ad un allenamento con pensieri che
riguardano il mondo al di fuori della palestra
per ritrovarsi davanti a una sconfitta, un
esercizio non portato a termine o mal riuscito;
ma sono quelli i momenti in cui si aggiusta il
tiro e si migliora". "Io ti rispetto" ha
l’obiettivo, attraverso il diretto
coinvolgimento delle Istituzioni scolastiche di
valorizzare la prevenzione ed il contrasto al
bullismo, l’adozione di corretti stili di vita,
il riconoscimento dei valori del fairplay,
l’acquisizione di comportamenti basati sul
rispetto delle persone e delle regole, il
contrasto al tifo violento, al doping ed al
disagio giovanile; l’inclusione attraverso lo
sport ed infine la sicurezza nella pratica
sportiva.
Fonte: Valdarnopost.it
© 26 aprile 2022 (Testo
© Fotografia)
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