2015 un Trentennale intenso e utile per
la vera memoria
Nel 2016 avanti sulla strada tracciata con
due priorità: giovani e scuola
Si
è svolta sabato 6 febbraio l’assemblea annuale
dell’Associazione fra i familiari delle vittime
dell’Heysel. Nella sua relazione introduttiva il
presidente Andrea Lorentini ha tracciato un
bilancio del 2015: "È stato un anno intenso e
proficuo - ha spiegato - un anno che ha visto
l’Associazione impegnata in numerose iniziative
sia sul fronte della memoria che dell’impegno
civile per divulgare i veri valori dello sport
tra i giovani. Voglio ricordare la
commemorazione avvenuta
in
Consiglio Regionale
del Piemonte
lo scorso 29 maggio, in occasione del trentennale
della tragedia, per proseguire con il
Convegno nazionale
organizzato ad Arezzo il 9 ottobre insieme al Panathlon Club di Arezzo,
Coni Regionale e alla presenza, tra gli altri, del
presidente del Coni Giovanni Malagò e del vice presidente
del parlamento Europeo on. Antonio Tajani. Convegno
dal quale è scaturita la proposta di introdurre
l’educazione civico-sportiva nei programmi di educazione
fisica e motoria nelle scuole primarie e secondarie.
Proposta che è attualmente al vaglio del ministero
dell’Istruzione. Infine
le commemorazioni avvenute
a Bruxelles il 12 e 13 novembre
con
il ritiro della maglia n. 39 della nazionale.
Un gesto dal profondo valore simbolico a cui è
seguita, al minuto numero
39 di Belgio-Italia,
l’interruzione della partita con l’intero stadio
che si è fermato per onorare la memoria delle
vittime".
L’Associazione si è accreditata e ha avviato collaborazioni
con le principali istituzioni sportive e non del
Paese, con l’obiettivo di allargare quanto possibile
la memoria su una tragedia che deve essere patrimonio
di tutti e deve andare oltre i colori. "Voglio anche
sottolineare - prosegue Lorentini - il lavoro portato
avanti con le scuole grazie all’impegno del socio
benemerito Francesco Caremani che ha raccontato
l’Heysel, attraverso il suo libro, in giro per l’Italia
promuovendo
incontri e dibattiti
nelle medie e negli istituti superiori". L’Associazione è stata inoltre insignita del
Gonfalone d’Argento,
la massima onorificenza della Regione Toscana. Un
riconoscimento che ha rappresentato motivo di orgoglio,
ma al tempo stesso un ulteriore stimolo per portare
avanti con rinnovata energia e determinazione il
nostro impegno civile.
L’Associazione guarda
già al futuro e alle nuove sfide che l’attendono.
"Nel 2016 proseguiremo sulla strada tracciata dando
priorità ai giovani e al mondo della scuola perché
riteniamo che si debba investire sulle nuove generazioni,
offrendo il nostro contributo per migliorare la
cultura sportiva di questo Paese - ribadisce il
presidente. A tal proposito siamo stati ricevuti
presso il ministero dell’Istruzione e sono già in
cantiere alcuni progetti da sviluppare insieme al
mondo della scuola". Senza dimenticare che l’Associazione
fra i familiari delle vittime dell’Heysel perseguirà
legalmente (con la stessa pazienza e tenacia con
cui Otello Lorentini e l’allora associazione dei
familiari ottenne giustizia in un difficile e complesso
processo a Bruxelles) tutti coloro i quali prendono
e prenderanno a pretesto uno stadio, il calcio o
il tifo, per diffamare la memoria delle vittime
della strage dell’Heysel e faremo lobbying per evitare
che altre figure e tragedie del calcio italiano
e internazionale vengano prese di mira per sfogare
gli istinti peggiori che niente hanno a che fare
con lo sport, come lo intendiamo noi.
Fonte: Associazionefamiliarivittimeheysel.it ©
8 febbraio
2016 (Testo
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Fotografie: Anciveneto.org
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